venerdì 31 gennaio 2014

Il Diario di Eddie.



Caro diario … ma no che cazzata!
Caro processore AMD (ecco così va meglio),
mi trovo qui, ad accarezzare la tua splendida tastiera, per scrivere due cazzate.
 
Sono solo in questa Base da tantissimo tempo, e non voglio impazzire. Quindi tu e il tuo programma di videoscrittura sarete i miei amici. Ormai, ho recuperato tutti i file che il grande comandante Del Vecchio, ha cancellato dalla tua memoria. Adesso ho una vaga comprensione di cosa sia successo, e di cosa c'è lì fuori.
Però non voglio essere il signor nessuno, scomparso chissà dove. Voglio essere l'Anna Frank dell'apocalisse; se mai qualcuno sopravviverà, semmai tutto questo un giorno finirà, voglio che trovino questo diario e si ricordino dell'esistenza di un tecnico informatico siciliano, finito nella merda, senza sapere il perché.
Non voglio essere un file che viene eliminato, solo perché, Dio o chi per lui, ha premuto il tasto delete.

Ok, fatte le dovute precisazioni, iniziamo.

Data: che importanza ha! Se mai questo tempo passerà, nessuno lo ricorderà. Sara cancellato dalla storia.
Ora: quella più buia, da anni ormai.

Sono siciliano, mi chiamo Eddie, il cognome non è importante, perché ci sarà così poca gente ancora viva, che il nome e la professione basta ad identificare un soggetto. Sono, o ero, un tecnico informatico. No cazzo! Sono un tecnico informatico. Non sono ancora morto. Vivevo a Palermo, e lavoravo per una grande azienda. Un bel lavoro, che mi piaceva tanto; guadagnavo bene. Insomma, non potevo chiedere di meglio dal destino.
La mia azienda, aveva l'appalto per la manutenzione informatica delle basi Nato in Italia, e così, spesso, venivo inviato da qualche parte, a fare il mio lavoro. In questo posto, in alta polentonia, non c'ero mai venuto; ero riuscito sempre a scansarmela.
Ma mi ci vedi quassù? Io che la nebbia la vedevo solo nei servizi del telegiornale; io che il sole lo vedevo praticamente ogni giorno dell'anno, a venire qui.
Eppure questa volta, non sono riuscito a scansarmela. Sotto minaccia di ferie senza stipendio, per un mese, ho dovuto accettare un turno di una settimana qui, al limite del circolo polare artico :-)

Una settimana sto cazzo! Era meglio un mese di ferie, pirla!

Ad ogni modo, arrivo quassù, ed inizio a fare il mio lavoro. Non ti dico il macello per farmi capire, con tutte le lingue che ci stanno; inglese, francese, tedesco, olandese, polacco, sloveno, spagnolo, cecoslovacco e chissà quante altre. Arrangiandomi tra un “suka minchia” e “figghiu e buttana”, riuscivo a farmi capire ... ahahahahahahaha.

Poi un giorno, il comandate di sto buco, un tale Generale Del Vecchio, ha vietato le uscite, i rientri e tutta una serie di cose militari, di cui non conoscevo neanche l'esistenza. Tutte le capre dei soldati, dicevano sissignore, comandi ecc. Però sono proprio strani sti fanti!

Vabbe, ora stacco, sono stanco! Devo controllare che i miei amici, nella piazza d'armi, siano ancora li. Non vorrei di certo trovarmi qualcuno di loro in giro.
Caro AMD, domani dopo che ti avrò fatto una bella pulizia, ricominceremo la nostra chiacchierata.
Eddie.

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