lunedì 28 ottobre 2013

CROCIFISSO 3

Ivan e Max, uscirono dall'ufficio del comandante, e si avviarono verso i mezzi. Avevano intenzione di partire subito. La loro zona era distante una 30 di km ed era situata nella zona semicentrale della Città. Per arrivarci senza farsi notare dovevano allungare di circa altri 30 Km, in modo da non dover entrare in città e attraversarla da ovest ad est.
Ivan conosceva bene la zona, infatti quando il mondo era normale, e tutto questa nuova realtà era solo letteratura di film horror, lui viveva a Busto Arsizio. Quando era un semplice poliziotto, in quella città era radicata la sua vita.
Cazzo Max, quella stronza ci manda in bocca ai lupi. Arrivare li e non farsi vedere è un casino, e se ci sono mostri nella zona, non riusciremo a nasconderci come si deve. Porca puttana! era meglio se ci fucilava. Disse Ivan irritato e pensieroso. La sua mente era ritornata, senza il suo consapevole volere, ad una vita spensierata; rivedeva la sua famiglia, una moglie bellissima, premurosa e due figli stupendi, un maschio ed una femmina di 8 e 9 anni, alle prese con la scuola, lo sport e la danza. Riviveva tutto il chiasso che aveva in casa, quando rientrava dal lavoro, le liti infantili tra di loro, i capricci della sua principessa. Sensazioni impresse nella sua anima, stampate a fuoco nel suo cuore.
Cazzo Ivan - lo rimproverò Max - mi fai paura quando ti perdi così improvvisamente.
Lascia stare Max, niente di cui preoccuparsi e niente che non sa in grado di gestire. Forza prepariamo l'attrezzatura e andiamo a fare i piccoli esploratori.

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