domenica 3 novembre 2013

CROCIFISSO 9

Nella mente di Ivan i pensieri si affollavano, numerosi, imponenti, crudeli; tuttavia, una domanda non sembrava abbandonarlo mai abbandonarlo, ma ritornava perpetua e spietata, chi sono i mostri?
Ogni volta che tentava una risposta, un raggionamento, la conclusione era sempre la stessa: NOI.
"In fondo i morti obbediscono a un istinto, la ricerca di cibo. Miracolo, maledizione o malattia che fosse, loro sono spinti a farlo, cacciano solo per un motivo cibarsi. Non sono intellgenti, non provano odio o piacere, sconoscono la pietà e l'empatia; loro si cibavano e basta.
Ma NOI? con tutte le doti superiori che ci siamo sempre vanati di avere, con i sentmenti che proviamo, come possiamo fare una cosa del genere? Si potevano difendere dallo sciame, invece senza nessuna remore hanno usato due poveracci come esche. Li hanno lasciati come si lascierebbe una maglia che non serve o non piace più; Senza tentennamenti, senza pietà". Disse Ivan.
"Eri tu quello che sosteneva che l'uomo era fondamentalmente buono, la cattiveria, la delinquenza, la crudeltà, fossero solo il risultato di un insieme di cause, ambientali, sociali e relazionali; sostenevi che se fai crescere l'uomo in una giungla, senza contatti con altri uomini evoluti, lui non avrebbe provato sentimenti come la rabbia, l'odio. Sarebbe stato puro", rispose Max senza staccare gli occhi dalla finestra. Poi riprese "Come hai potuto vedere con i tuoi occhi, l'uomo è fondamentalmente un mostro; sono le regole sociali, la paura della punizione (solo per alcuni), il bisogno di vivere in comunità, che fa nascere in lui i sentimenti di bontà, empatia, rispetto, amore. Hai ragione Ivan, i mostri siamo noi, loro, i morti, cercano solo il loro posto in questo mondo".
"Forse hai ragione, ma se così fosse, come spieghi delle eccezionali figure che abbiamo avuto? Penso a Madre Teresa, a Ghandi, a Martin Luther King e potre continuare ancora" provocò Ivan,
"Anomalie, e come tali moltissime di quelle persone sono state eliminate, altre sono state isolate o peggio boiccotate" ribattè Max tenendo testa all'amico.

"Sei meno coglione di quanto pensassi Max, a volte l'apparenza inganna" si scuso Ivan. "Senti io voglio catturare qualcuno di quelle bestie vive, voglio interrogarle e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa di utile; che ne pensi?" Chiese Ivan guardando Max con uno sguardo deciso, che sottintendeva che lui avrebbe agito indipendentemente dal parere di Max. Qualcosa in Ivan stava cambiando; la sua anima stava cambiando.

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